Tessoria Asolana e Carlo Scarpa
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Tessoria Asolana e Carlo Scarpa

 

Dal 1963 al 1974, Asolo ospitò Carlo Scarpa, architetto veneziano tra i più grandi del XX secolo, nella casa studio di Via Browning, collocata proprio sopra Tessoria Asolana.
Negli anni precedenti, il suo lavoro nel territorio asolano si era concentrato sulle opere architettoniche dell’ala nuova della Gypsotheca di Possagno dedicata ad Antonio Canova e del complesso funebre della Tomba Brion. Anche se nel centro cittadino non è rimasta traccia di progetti architettonici riconosciuti, Scarpa ebbe modo di sperimentare la progettazione di accessori di arredo assieme a Tessoria Asolana, allora diretta da Caroli Piaser.
La collaborazione fu particolarmente proficua, con l’ideazione di tende, cravatte e pannelli in seta dai colori unici, forse anche grazie al fatto che Scarpa ebbe modo di rivivere alcuni dei ricordi d’infanzia del laboratorio di sartoria della madre.
Queste opere sono prodotti artigianali nel senso etimologico del termine, ovvero “fatti ad arte”, nonché magnifiche testimonianze del metodo progettuale scarpiano, in cui sono evidenti la cura del dettaglio, l’attenzione alla proporzione e alle scelte cromatiche.
Nella realizzazione delle idee dell’architetto in Tessoria fu fondamentale l’aiuto di Caroli, che riuscì a intessere nelle trame delle sete il pensiero estetico e creativo di Scarpa: il rapporto tra intellettuale e artigiano, fondamentale nella creazione artistica, costituisce uno dei temi centrali nel pensiero scarpiano.
Lo studio nel ritmare il pezzo, la pausa, l’altro pezzo che ha struttura diversa e dimensione diversa, oltre a scelte che attingevano a modelli cromatici che andavano dal Rinascimento a Rothko, sono al centro di alcune di queste progettazioni.
Scarpa stesso fece realizzare per sé dei pannelli rivestiti in seta rossa, il cui colore, in due tonalità lievemente distinte, dona alla composizione un ritmo sincopato.
I disegni realizzati dall’architetto per Tessoria Asolana sono ora di Carla Tomasella, che nel 2015 ha rilevato l’attività, rimettendo in funzione un’azienda capace di creare collaborazioni originali e pezzi unici grazie a una vocazione di avanguardia artigiana.

La proporzione, il colore, la tecnica, il materiale… l’intero universo scarpiano, così profondo e complesso, svolazza leggero in una tenda mossa dal vento di primavera.” Manlio Brusatin Architetto allievo di Carlo Scarpa

30 Gennaio 2024

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